Tramonto sui pini

Braccia allungate,
mani protese,
in alto, verso le rose
che incantate guardano giù.

Spettatore immobile
alla finestra nulla posso,
lo sforzo è inevitabile.

Il disco beffardo
la mano porge,
ridendo,
poi la ritrae,
poi la porge,
poi la ritrae,
e di nuovo,
e ancora,
e ancora.

Tum tum tum.
Giù, su poi giù!
Da destra a sinistra
a destra e a sinistra.
Il tamburo divino
batte e ribatte la vita.


Salvatore Teresi
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