L'uomo parla al mare




L’uomo parla al mare. Il vecchio uomo parla al mare e racconta storie dimenticate, racconta i ricordi di una vita, racconta gli errori di cui si è pentito e quelli che rifarebbe senza cambiare nulla.

Qualche lustro fa raccontava sogni, ora di quelli non ce n'è più. Il futuro è sempre stato incerto, anche negli anni d'oro, ma oggi il vecchio uomo vive di solo passato e lo mira e lo rimira riflesso negli scintillii delle onde che battono il bagnasciuga.

Il vecchio uomo parla al mare da sempre e le sue illusioni di ricevere risposte si sono perse lentamente come un castello di sabbia al giungere della marea.

Qualche volta gli è parso di sentire la voce del mare risolvere i suoi dubbi fusa insieme al vento ma ha poi trovato che era solo l'eco di se stesso. Il mare respira onda dopo onda e rimane lì, ascoltatore perfetto e infinito capace di conservare nei sui abissi i segreti dell'animo più alto.

L'uomo parla al mare e aspetta la dama ultima che lo riporterà a casa. Si chiede quando uscirà dalle acque, il portamento elegante e l'abito bianco perso nella spuma e protenderà le braccia, sorridente, verso di lui per la stretta senza tempo.

L'animo abbraccia l'abisso e si apre alle onde che lavorano invisibili a levigare, carezza dopo carezza e schiaffo dopo schiaffo. L’uomo parla al mare e l'uomo parla all'uomo.

Salvatore Teresi

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