Pensieri squinzagliati
30/06/07 15:36 Archiviato in:Pensieri
Bene, è arrivata anche per me...
La "Notte prima degli esami..."! Non mi sembra vero, eppure sono qui, col mal di pancia di rito, a chiedermi come andrà.
Chiudo gli occhi e la mia stanza si riempie di strane figure che mi ruotano intorno. Allora riapro gli occhi e fisso il tetto nero. Abbasso lo sguardo e dalla serratura della porta vedo filtrare una luce. Mi alzo, apro la porta ed è tutto buio. I miei dormono, come è normale alle tre di notte. Ma allora cos'era quella luce? Mah, gli scherzi della tensione!
Non mi va di tornare a letto. Meglio un buon bicchiere d'acqua. Apro il frigo e la piccola lucetta in alto mi accoglie e mi mostra cosa c'è da mangiare. Il mio stomaco, sigillato, brontola malamente per dirmi di afferrare solo la bottiglia d'acqua e chiudere lo sportello del frigo. Prendo il bicchiere d'acqua e torno nella mia stanza. Ci voleva proprio questa bevuta. Questa è una notte siciliana e l'aria è mossa da un potente scirocco.
Butto uno sguardo sul letto e decido che non mi va di tornare a girarmi e rigirarmi ancora. A questo punto il mio portatile bianco lucente mi saluta con un riflesso della lampada a parete. Non resta che sedersi e risvegliarlo dallo stop. Detto fatto. Eccomi in giro per la rete, a leggere i pensieri degli altri e a rileggere i miei, di cui non mi stanco mai. Navigando navigando il tempo passa. Quando lancio uno sguardo all'ora proiettata sul tetto dalla mia sveglia con laser sono già le quattro. Tra sole tre ore dovrò alzarmi. E' arrivato il momento di tornare a letto e fingere di dormire, ma sono un bravo attore e anche il mio cervello si convince che sta dormendo. Quando apro gli occhi sono già le sette meno dieci. Uno scatto ed eccomi in piedi. Il cuore batte forte, la pancia mi fa male ancora, ma sono lucido ed è questo quello che conta. Inizia la giornata...
Ippocampo
Salvatore Teresi
La "Notte prima degli esami..."! Non mi sembra vero, eppure sono qui, col mal di pancia di rito, a chiedermi come andrà.
Chiudo gli occhi e la mia stanza si riempie di strane figure che mi ruotano intorno. Allora riapro gli occhi e fisso il tetto nero. Abbasso lo sguardo e dalla serratura della porta vedo filtrare una luce. Mi alzo, apro la porta ed è tutto buio. I miei dormono, come è normale alle tre di notte. Ma allora cos'era quella luce? Mah, gli scherzi della tensione!
Non mi va di tornare a letto. Meglio un buon bicchiere d'acqua. Apro il frigo e la piccola lucetta in alto mi accoglie e mi mostra cosa c'è da mangiare. Il mio stomaco, sigillato, brontola malamente per dirmi di afferrare solo la bottiglia d'acqua e chiudere lo sportello del frigo. Prendo il bicchiere d'acqua e torno nella mia stanza. Ci voleva proprio questa bevuta. Questa è una notte siciliana e l'aria è mossa da un potente scirocco.
Butto uno sguardo sul letto e decido che non mi va di tornare a girarmi e rigirarmi ancora. A questo punto il mio portatile bianco lucente mi saluta con un riflesso della lampada a parete. Non resta che sedersi e risvegliarlo dallo stop. Detto fatto. Eccomi in giro per la rete, a leggere i pensieri degli altri e a rileggere i miei, di cui non mi stanco mai. Navigando navigando il tempo passa. Quando lancio uno sguardo all'ora proiettata sul tetto dalla mia sveglia con laser sono già le quattro. Tra sole tre ore dovrò alzarmi. E' arrivato il momento di tornare a letto e fingere di dormire, ma sono un bravo attore e anche il mio cervello si convince che sta dormendo. Quando apro gli occhi sono già le sette meno dieci. Uno scatto ed eccomi in piedi. Il cuore batte forte, la pancia mi fa male ancora, ma sono lucido ed è questo quello che conta. Inizia la giornata...
Ippocampo
Salvatore Teresi
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